sabato 5 dicembre 2009

La vera storia di Babbo Natale (Santa Claus)

San Nicola era nato a Patara in Licia, una provincia nel sud dell'Asia minore. Mira, città di cui il Santo divenne vescovo, era la capitale della provincia e sede episcopale fondata da S. Nicandro. I dati biografici più accreditati, tramandatici dalla Chiesa greca, riportano che il Santo fu imprigionato e perseguitato sotto Diocleziano. Vent'anni dopo la prigionia, partecipò al Concilio di Nicea, unendo la sua voce alla condanna dell'eresia ariana. Le informazioni storiche tramandano inoltre che morì a Mira, nella cui cattedrale fu tumulato.

A questi fatti "storici", è andata associandosi nel corso dei secoli una vastissima letteratura tradizionale, della quale riportiamo qui alcune parti significative e popolari.

Nicola ricevette un'educazione di alto livello da genitori pii e virtuosi, che lo iniziarono alla lettura delle Sacre Scritture sin dall'età di 5 anni. Morirono quando Nicola era ancora giovane, lasciandogli in eredità una discreta fortuna, che il santo decise di destinare ad opere di carità. L'occasione per tale gesto giunse ben presto: un cittadino di Patara aveva perduto ogni suo avere, e le sue tre figlie, prive di dote, non potevano trovare marito. Nella disperazione, il padre stava per votarle ad una vita disonorevole. Avendo udito ciò, Nicola prese una borsa d'oro e la gettò nottetempo attraverso la finestra della casa dell'uomo. Tale somma fu usata come dote per la figlia maggiore, che si sposò ben presto. Nicola si comportò ugualmente per le altre due figlie; venne scoperto dal padre, che usò espressioni di immensa gratitudine verso il benefattore.

Tutte le tradizioni sono concordi sul fatto che San Nicola fu tumulato nella città di Mira. Due secoli dopo, durante il regno di Giustiniano, una chiesa fu edificata sopra la sua tomba, le cui rovine furono rinvenute nel XIX secolo. La enorme popolarità del santo di Mira è bene espressa da un anonimo autore del X secolo, che dichiara: "...l'oriente e l'occidente lo acclamano. In ogni luogo abitato, campagne e città, isole e villaggi, agli estremi confini della terra, il suo nome è riverito e chiese sono edificate in suo onore".Nel 1034 Mira fu occupata dai saraceni e i cittadini di Bari trafugarono le reliquie del santo, che erano ancora in custodia di greci cristiani sotto il dominio musulmano. Ciò avvenne nel 1087: una grande basilica venne successivamente edificata nella città per accogliere le reliquie del Santo.