giovedì 30 maggio 2013

Come vadìa il cielo

Navigando in Rete alla ricerca di contenuti per questo blog ogni tanto finisco su qualche sito, per lo più cattolico, dove si dicono peste e corna sulle medicine alternative e si invitano i pazienti a confessarsi o perfino ad andare dall'esorcista. Certo mi è già capitato di leggere che qualche ricercatore, per lo più agnostico, confonda il prana con lo Spirito Santo e l'intuito con il dono della profezia, e chi ha un basso grado di istruzione rischia di prendere per buone certe castronerie: è un po' più preoccupante che anche dei pastori di anime non sappiano distinguere le cose e finiscano per gettare via il bambino con l'acqua sporca. Per chiarirsi le idee non serve un diploma in teologia, basta il Credo: Dio è uno solo in tre persone, tutte le altre "cose invisibili" sono creature con diversi gradi di coscienza e vanno trattate come tali. Tanto per rendere l'idea:
- l'energia non è lo Spirito Santo;
- di conseguenza non si invoca l'energia, ma ci si concentra per farla scorrere meglio;
- i deva non sono angeli e gli archetipi non sono dèi;
- il campo quantico non è "la mente di Dio";
- i trattamenti reiki non sono magia, non più di una radiografia o un bombardamento a ultrasuoni;
-... e via blaterando.
A leggere certe cose sembra di essere rimasti al Rinascimento, quando si prendeva come un articolo di fede che il sole girasse intorno alla Terra, le autopsie erano vietate e ci si chiedeva se gli indios avessero o meno un'anima. L'unica differenza è che oggi ai somari con la tonaca (non tutti, per carità) si sono aggiunti quelli in borghese: nessuno finisce più al rogo, ma la querela è sempre dietro l'angolo e lo Stato che fa mille difficoltà agli operatori olistici è lo stesso che poi autorizza gli esperimenti su povere bestie inermi per testare magari uno sciroppo per la tosse.
L'ultima perla di saggezza è una sentenza recente in cui si dice che un embrione quiescente sotto azoto liquido, perduto per un guasto elettrico, non può essere considerato un essere umano: e allora cos'è, un vaso di petunie? Ognuno può capire come si possa parlare di ricerca con una classe dirigente che ragiona in questo modo. Sarebbe bastata una spettrografia Kirlian sui superstiti per osservare che il loro campo eterico aveva un "di più" rispetto alla semplice somma delle vibrazioni emesse dai genitori biologici. Ciò non significa che sia la vibrazione a dare la vita, casomai la dimostra, ma per il giudice sarebbe stato sufficiente per dire che i corpi in quello stadio sono individui a sè stanti e non semplici campioni istologici.
Grazie agli studi del prof. Eerwin Laszlo, oggi sappiamo che quella particolare frequenza proviene dal campo quantico, il contenitore cosmico di tutta la materia e l'energia conosciute, ma non possiamo sapere con certezza come ha fatto a finirci dentro, perchè non è quello il compito della scienza. Come tentava di spiegare Galileo già nel 1615, " le Scritture Sante dicon di come si vadìa al cielo, non come vadìa il cielo"

giovedì 2 maggio 2013

Sono bambini, non sono cretini

Vicino a casa mia c'è una grossa libreria religiosa il cui titolare è uno zuccone perchè, pur sapendo benissimo che esistono opere di valore ed esiste anche un pubblico che le cerca, continua a riempire quasi tutti i suoi scaffali con volumetti di scarso contenuto, lasciando quei pochi libri che valgono la pena di essere comprati in un angolo vicino allo sgabuzzino. I titoli per ragazzi poi fanno cascare le braccia: libretti della Messa che da oltre quarant'anni propongono le solite canzonette simil-gospel, errori di traduzione da prima liceo, tagli politicamente corretti sulle pagine più dure della Scritura (poi non lamentiamoci se contro i ficcanasi e gli invidiosi di turno la gente si rivolge alla stregoneria). Come se non bastasse, nel Paese di Masaccio e di Cimabue gli editori non riescono a trovare illustrazioni che non siano angioletti naif o scene bibliche disegnate a fumetto.
Io li ho scoperti molto tardi perchè vent'anni fa ero atea, e con delle basi del genere forse sarei diventata pure laicista. Se oggi sono all'opposto, lo devo a una nonna senza troppa istruzione ma con le idee chiare, che aveva in casa dei libretti di devozione popolare scritti tra Ottocento e Novecento, e poichè non ci vedeva più tanto bene mi chiedeva di leggerle a voce alta qualche brano in latino, spiegandomelo poi in dialetto. Ora io non credo di essere un genio, ma neanche di aver bisogno di libretti per capire un rito che, proprio perchè sacro, sfugge ad ogni spiegazione: o si crede, o non si crede, si possono anche avere dubbi ma è l'esperienza che li chiarisce, non certo un manuale.
Questo vale a tutte le età, basti pensare a tanti che a causa della loro fede hanno perso la vita: Tarcisio, Agnese, Filoteia... tutti ragazzini, che forse non avevano mai imparato a leggere ma sapevano bene cosa era la Verità e cosa no. Anche senza scomodare i santi, fino a cinquant'anni fa i ragazzi, almeno in Italia, iniziavano il seminario intorno ai dieci anni, e se loro imparavano a dire la Messa in latino, perchè mai quelli di oggi non dovrebbero essere capaci ad ascoltarla in italiano?
Fino a prova contraria, i nati di questo secolo non sono stati tutti colpiti da un fulmine, e allora perchè trattarli come dei rimbambiti? La realtà è che i bambini sono molto più intelligenti di quanto si pensa, hanno solo bisogno delle condizioni adatte per dimostrarlo.