giovedì 6 ottobre 2011

Il bambino prematuro vuole il latte materno

Se l’allattamento è importante per un bambino nato a termine, a maggior ragione lo è per un bambino nato prematuramente.

È infondata la preoccupazione che il latte materno non sia adatto all’alimentazione di un piccolissimo; infatti il latte prodotto dal seno della mamma cambia composizione in base all’età del bambino.

Il latte materno non è solo un alimento specie-specifico ma soprattutto individuo-specifico: ogni mamma produce il latte giusto per quel bambino.

Fin dal momento del parto il latte della mamma di un bambino prematuro è più ricco di proteine, lattosio, calcio, sodio ed è molto più calorico rispetto a quello prodotto dalla mamma che ha partorito un bambino nato a termine.

Grazie a questo il latte il bambino a crescere più rapidamente. Esso è in assoluto l’alimento meglio tollerato dall’organismo del bambino rispetto a qualsiasi altro tipo di latte: tutte le sostanze contenute al suo interno fanno in modo che il bambino nutrito con esso abbia a disposizione nutrienti facilmente assimilabili che lo aiutano a difendersi da infezioni batteriche e microbiche.

Anche per la mamma allattare il bambino prematuro riveste una notevole importanza. A volte tirarsi il latte e portarlo in reparto di Terapia Intensiva è l’unico atto di cura che le mamme possono fare per i primi tempi dopo la nascita del piccolo: sentirsi in grado di nutrire il proprio bambino e fare qualcosa di utile e buono per la sua salute è di conforto nei momenti difficili che si affrontano quando il bambino è ospedalizzato.

Oltre al latte tirato è importante che il bambino possa godere il prima possibile del contatto con il seno materno per poter prendere il latte direttamente dalla mamma. Anche se l’allattamento non sarà esclusivamente al seno sia il bambino che la mamma beneficeranno di questo contatto e godranno dell’intimità che solo il contatto pelle a pelle può dare.

Alessia Motta, Raffaella Doni

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