domenica 16 maggio 2010

Maria nel Corano

Un giorno Zakaria andò a visitare Maryam nella sua cella,
per portarle cibo bevande e insegnamenti, come accadeva ogni
giorno. Era un giorno di inverno e quando entrò trovò di
fronte a lei un piatto pieno di frutti estivi, fichi freschi
e grappoli d’uva, come narrano i sapienti. Zakaria le
chiese da dove provenissero questi frutti e lei rispose:
“Mi sono stati dati da Allah l’Onnipotente”. Zakaria
sapeva che si trattava di un miracolo perché i frutti
erano freschi ma fuori stagione e quindi il sospetto non
penetrò nel suo cuore. Se così non fosse stato, avrebbe
potuto pensare che qualcuno era riuscito di nascosto a fare
una copia della chiave della cella di Maryam e la andava a
visitare quando lui era assente. Per alcuni giorni il
miracolo continuò; ogni volta che Zakaria la andava a
trovare, la incontrava con un piatto di frutta fresca, come
narrato nel Sacro Corano:

“Ogni volta che Zakaria entrava nel santuario trovava cibo
presso di lei. Disse: “O Maria, da dove proviene
questo?”. Disse: ” Da parte di Allah”. In verità
Allah dà a chi vuole senza contare.” (La Famiglia di
Imran, 37).


Queste parole di Maria in arabo recitano più o meno così
“qalat huwa min ‘indi Allahi ‘inna Allaha yarzuqu many
yasha-’u bighayri hisab” . In diverse moschee, queste
parole sono calligrafate o incise intorno al mihrab, la
nicchia dove prega l’imam, per ricordare il miracolo
avvenuto a Maria, “purificata ed eletta tra tutte le donne
del mondo” (La Famiglia di Imran, 42).

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