giovedì 11 aprile 2013

La febbre nei bambini

La febbre è un evento comune nei bambini di ogni età e mette in crisi molti genitori, soprattutto se alle prime armi, ma vediamo quando dobbiamo parlare di vera e propria FEBBRE.


Si parla di febbre quando si ha un aumento della temperatura corporea superiore a 38° C ( o 38,5°C per via rettale). Vi stupirò dicendovi che non è una malattia, ma un sintomo che qualcosa non va nell’organismo: è una reazione di difesa contro batteri e virus.

La macchina meravigliosamente perfetta che è il nostro corpo fa salire la temperatura per inibire la riproduzione di virus e batteri. E’ per questo che bisogna lasciarla “sfogare” anzichè “bloccarla”, abbassandola solo quando è effettivamente necessario farlo.

Prima di tutto è importante monitorare la temperatura del bambino per via rettale (sotto i 2 anni) o ascellare ( bambini più grandi o in caso di diarrea), ma mai al risveglio o dopo un pasto. Se si ha difficoltà nel misurare la temperatura nei due modi precedenti, si può optare per i termometri a infrarossi auricolari, che sono molto precisi: l’unica accortezza deve essere quella di tenerli nella stessa stanza dove alloggia il bambino e dove si misura la temperatura da almeno mezz’ora, per acclimatarli.

Ora, se la febbre non supera i 38°C, se il bambino ha più di sei mesi ed è comunque un bambino normalmente in buone condizioni di salute, si può tranquillamente agire nel seguente modo:

- non coprire il bimbo eccessivamente;

- fargli bere tanti liquidi (acqua, succhi di frutta preparati in casa o da agricoltura biologica, spremute, tisane non zuccherate) ed evitare di nutrirlo controvoglia: in caso abbia appetito, preferire brodi vegetali e alimenti leggeri (niente proteine animali, niente zuccheri raffinati);

- inumidirgli fronte e polsi con pezzuole bagnate in acqua tiepida (non ghiacciata o fredda, perchè un brusco abbassamento della temperatura potrebbe portare a un collasso!).

Quando, però, la febbre è elevata (39°C) e non si abbassa nell’arco di 24-48 ore, quando compaiono manifestazioni evidenti a carico di un organo (esempio otite, infezioni intestinali, macchie sulla pelle, ecc…) o altri sintomi (rigidità del collo, stato confusionale, difficoltà a respirare), è consigliabile consultare il proprio pediatra.

Ora vediamo come può aiutarci la nostra amica omeopatia, ma mi raccomando: non mi stancherò mai di dirvi che questi consigli non vogliono in alcun modo sostituirsi al rapporto con il proprio pediatra o medico, a cui anche una telefonatina non guasta mai e, soprattutto, rende tranquilli i genitori più ansiosi.

In ogni caso consiglio sempre e comunque l’ANAS BARBARIAE 200K[1] tubi dose (per bambini fino a 18 mesi) o il preparato più complesso contenete anche Vincetoxynum, Influenzinum, Echinacea, Rame e Belladonna[2], sempre in tubi dose (per bambini oltre i 18mesi e per adulti), da assumersi con le seguenti modalità:

- il primo[1],1 t.d.ogni 6 ore, fino a un massimo 3 somministrazioni nel primo giorno, poi 1 t.d. ogni 12 ore nei successivi 2-3 giorni;

- il secondo[2], 1 t.d. suddiviso in piccole prese (6-8) da ripetere ogni 2 ore nel primo giorno e, il giorno dopo , 1 presa ogni 12 ore per 2-3 giorni.

A questi preparati si abbinano, per i primi stadi della febbre, ACONITUM NAPELLUS e BELLADONNA, indicati entrambi per febbre a esordio improvviso ed elevata: il primo è più indicato se la febbre si aggrava intorno alle 24 e la pelle è secca; il secondo per febbre che, in genere, si accompagna a stati infiammatori e si presenta con pelle arrossata e sudata.

Vanno somministrati entrambi nella dose di 3 granuli 5 CH anche ogni mezz’ora, fino a miglioramento dei sintomi, poi ogni 2-3 ore oppure, per bambini più piccoli, 10 granuli diluiti in c.ca 100ml di acqua e di questa soluzione 1 sorso ogni ora

DULCAMARA è invece il rimedio della febbre da freddo umido, da pioggia, non molto alta: 3 granuli 5CH ogni 2-3 ore fino a miglioramento
In tutti i casi bisogna sospendere la terapia 24 ore dopo il miglioramento.
Se si ha difficoltà a individuare la causa della febbre, esiste in commercio un preparato contenete ACONITUM, BRYONIA, EUPATORIUM, GELSEMIUM, PHOSPHORUS, in grado di contrastare i diversi tipi di febbre, anche quella da sindrome influenzale: ai primi sintomi, 5-7 globuli sciolti in bocca o in poca acqua ogni 30 minuti, poi diradare fino a 3 volte al giorno.

Ricordo, inoltre, che tutti i rimedi omeopatici in granuli, globuli, gocce, fiale bevibili vanno assunti a digiuno, mezz’ora prima o 2 ore dopo i pasti e lontano dai sapori forti.
Per chi volesse, esistono delle supposte a cui sono molto affezionata e che trovo validissime. Sono composte da CHAMOMILLA, BELLADONNA, DULCAMARA, PLANTAGO MAJOR, PULSATILLA, CALCIUM CARBONICUM e sono molto efficaci per gli stati febbrili accompagnati da eccitazione, pianto, dolori da dentizione o colichette: 1 supposta (1/2 per lattanti fino a 6 mesi) ogni 6 ore (massimo 3 volte al giorno).
Non dimenticate una bella integrazione di vitamina C con olivello spinoso e, magari, tante spremute di arancia (solo per bambini dai 10 mesi in poi).
E se sono mamma e papà ad ammalarsi? Tutto quanto detto e illustrato finora va bene anche per noi adulti, ma con una “coccola” in più: delle belle tisane “scaccia-febbre” a base di tiglio, verbena o eucalipto. In commercio se ne trovano di ottime già pronte e provenienti da agricoltura biologica oppure potete chiedere al vostro erborista di fiducia una composizione adatta allo scopo.

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