martedì 21 luglio 2009

I bambini secondo Gibran

Grande poeta libanese, emigrato negli Stati Uniti: le sue liriche sono state tradotte in oltre venti lingue ed egli è diventato un mito per molti giovani che considerano le sue opere come una sorta di "breviari mistici".
Gibran ha cercato di unire nella sua poesia e nei suoi scritti lo spirito della la civiltà occidentale e di quella orientale dando vita a qualcosa di unico e incomparabile. Ecco un famoso brano tratto da "Il Profeta":

I vostri figli non sono i vostri figli,
sono i figli e le figlie dell'ardore che la Vita ha per se stessa.
Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi.
E benché vivano con voi non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri,
perché essi hanno i loro pensieri.
Potete dar ricetto ai loro corpi ma non alle loro anime,
poiché le loro anime dimorano nella casa del domani,
che neppure in sogno vi è concesso di visitare.
Potete sforzarvi di essere simili a loro,
ma non cercare di rendere essi simili a voi.
Poiché la Vita non va mai indietro né indugia con l'ieri.
Voi siete gli archi da cui i vostri figli

come frecce vive sono scoccate.
L'Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell'infinito,
e vi piega e vi flette con la sua forza
perché le sue frecce vadano veloci e lontane.
Fate che sia gioioso e lieto

questo vostro esser piegati dalla mano dell'Arciere:
poiché come ama la freccia che scaglia,
così Egli ama anche l'arco che è saldo.


da www.bambinonaturale.it

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