lunedì 8 marzo 2010

Auguri un corno

Ho un diavolo per capello.
(Succede anche a chi scrive blog sugli angeli.)
Incazzata come una biscia. Non solo per la mia vita privata distrutta, né per l'ennesimo sintomo bizzarro dovuto all'inquinamento sempre più diffuso, e ben celato all'opinione pubblica, della zona in cui sono costretta a vivere.
Detesto l'8 marzo, ecco il motivo. Lo detesto come e forse più del Natale trasformato in fiera del commercio: perché stavolta non è solo Dio a essere preso in giro, cosa che può non interessare chi non crede, ma siamo tutti noi, che ogni benedetto 8 marzo facciamo o riceviamo una fiumana di auguri che in realtà sono solo insulti.
Insulti verso quelle povere criste di operaie che andarono a fuoco centodue anni fa per aver osato protestare contro il loro sfruttamento e che non sarebbero morte se solo qualcuno, a partire dalle loro stesse famiglie su su fino al governo, le avesse aiutate a restare a casa anziché spedirle in fabbrica.
Altri insulti verso tutte noi che fin da piccole siamo state obbligate a ripetere come tante pappagalle che per essere felice devi essere trattata come i maschi, devi comandare, devi fare carriera in giacca e pantaloni e stare al lavoro tutto il santo giorno senza neanche il tempo di farti una maglia o prepararti un té, devi fare pochi figli e possibilmente nessuno perché costano e ingombrano, devi fare la zitella per essere indipendente, eccetera ... e per un bel po' di tempo ci abbiamo pure creduto. Io stessa, che scrivo, ho collaborato con il St.Catherine College di Londra, e solo l'amore mi ha aperto gli occhi, anche se non sono stata capace di dimostrarlo e me ne pento ogni volta che respiro fino a sentire la testa che scoppia. Considero un segno della Provvidenza che l'indirizzo mail che usavo allora sia andato bruciato per un phishing quando ho cambiato vita, rendendomi così impossibile da rintracciare.
Un'altra sfilza di insulti contro i nostri uomini, che siano papà, fratelli, mariti, amici o vicini di casa, dipinti a seconda dei casi come sfruttatori violenti o come minorati mentali con un cervello incapace di pensare due cose nello stesso momento: ogni volta che sento dire certe fesserie mi vengono in mente, chissà perché, Leonardo da Vinci e Gandhi...
Infine, tanto per cambiare, insulti e bestemmie contro Dio trattato come uno stupido o un poco di buono (pure Lui!) per avere osato crearci diversi, e per averci "offese" in maniera gravissima assegnando ad Eva la sfida di dare alla luce i suoi tanti figli anziché mandare anche lei a zappare e sollevare pesi sudando a più non posso.
Ecco, chi vuole proprio festeggiare l'8 marzo usi come regalo un bel serpentone come quello che fu la causa di tutto il putiferio: e lasciate sulla pianta il ramo di mimosa, simpatica e delicata piantina che non ha mai fatto male a nessuno ed è stata trasformata, suo malgrado, nel simbolo di una colossale presa in giro

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