mercoledì 10 marzo 2010

A proposito di donne: la mano di Fatima

Chiamato “hamsa”, o “khamsa” questo amuleto a forma di palmo aperto è considerato una potente protezione contro le malvagità, il malocchio, la gelosia ed i cattivi pensieri in tutto il territorio del nord Africa e di parte del Medio Oriente.
La parola “Hamsa” (o khamsa) significa “cinque”, che nella religione musulmana ed ebraica riveste un valore sacro: cinque sono infatti i sacri libri della Torah, e ricorda anche la quinta lettera dell'alfabeto ebraico : “Heh”, uno dei nomi sacri di Dio; per i Sunniti rappresenta i cinque pilastri della fede, mentre gli Sciiti vi riconoscono l'autorità dei “cinque uomini con il turbante”, figure religiose inviate direttamente dal Profeta.
La definizione di “Mano di Fatima” è stata assunta per commemorare Fatima, la figlia del Profeta Maometto andata in sposa ad Ali, nipote del padre. A lei sono stati riconosciuti molti miracoli: si racconta infatti che quando si recava a pregare nel deserto, la sua fede era talmente forte e potente da riuscire a far piovere, facendo sbocciare nella sabbia del deserto una gran moltitudine di splendidi fiori.La leggenda racconta che una sera Fatima stava preparando la cena, quando vide rientrare il marito, di cui era perdutamente innamorata, con una concubina (la religione islamica permette la poligamia maschile, e l'uomo si può sposare fino a quattro volte). Profondamente amareggiata dall'arrivo di questa donna Fatima non si accorse di aver lasciato cadere il cucchiaio di legno con cui stava cuocendo il semolino, e continuò a mescolare la cena con la mano, senza sentire dolore. Il dolore che provava nel cuore era talmente forte da non farle sentire il bruciore alla mano.
Arrivò il marito, che la trovò in quello stato e quando le chiese “Fatima, cosa stai facendo ?”, lei si riscosse in quel momento, accorgendosi solo allora della bruciatura e del forte dolore alla mano.
Ali si prese cura di lei, ma poi le disse che avrebbe passato la notte con la nuova sposa.
Fatima accettò la volontà del marito, ma quando egli si recò nella camera con la concubina, Fatima li spiò da una fessura tra le assi di legno della parete della camera. Si dice che quando vide Ali baciare la nuova moglie, una lacrima uscì dagli occhi di Fatima, per andarsi ad appoggiare sulla spalla di Ali, facendogli capire l'amore che la moglie provava per lui, e convincendolo a rinunciare alla nuova concubina.
Da questa leggenda le giovani donne arabe ed islamiche traggono l'importante simbolgia che accompagna il pendente dedicato a Fatima: le donne che lo indossano, infatti riceveranno il dono della pazienza, che porterà loro gioia, fortuna e ricchezza.
Molte sono le culture in cui il pendente “Mano di Fatima” viene indossato o regalato come portafortuna, ma anche per ricordare a chi la indossa che la fede in Dio va espressa attraverso tutti e cinque i sensi; spesso le ricche decorazioni presenti sul pendente vengono completate con il disegno di un occhio centrale, per alcuni l'occhio di Dio che vigila sui fedeli, per altri un potente talismano che allontana il malocchio.
Si dice inoltre che la “Mano di Fatima”, per donare gioia, pace e prosperità, possa essere indossata sia con la punta delle dita rivolta verso il basso sia con la punta rivolta verso l'alto. In realtà la “Mano di Fatima” indossata con la punta verso l'alto è considerata un potentissimo talismano e significa che ci si sta proteggendo da influssi negativi, gelosie o malocchio.
Il pendente “Mano di Fatima” creato solo in Argento (il metallo del Profeta), è realizzato in due modi: il più popolare presenta la mano con tre dita aperte e due pollici simmetrici ai lati, mentre nell'altro la mano viene rappresentata con tutte e cinque le dita aperte. Leggenda vuole che, in ricordo della lacrima di Fatima che fece ravvedere il marito, le cinque dita ricordino, nella forma, quella lacrima sacra.

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