mercoledì 29 luglio 2009

Akathistos della Madre di Dio

Il più eccelso degli Angeli fu mandato dal Cielo per dir « Ave » alla Madre di Dio. Al suo incorporeo saluto vedendoti in Lei fatto uomo, Signore, in estasi stette, acclamando la Madre così:
Ave, per Te la gioia risplende;
Ave, per Te il dolore s'estingue.
Ave, salvezza di Adamo caduto;
Ave, riscatto del pianto di Eva.
Ave, Tu vetta sublime a umano intelletto;
Ave, Tu abisso profondo agli occhi degli Angeli.
Ave, in Te fu elevato il trono del Re;
Ave, Tu porti Colui che il tutto sostiene.
Ave, o stella che il Sole precorri;
Ave, o grembo del Dio che s'incarna.
Ave, per Te si rinnova il creato;
Ave, per Te il Creatore è bambino.
Ave, Vergine e Sposa!

Ben sapeva Maria d'esser Vergine sacra e così a Gabriele diceva: « Il tuo singolare messaggio all'anima mia incomprensibile appare: da grembo di vergine un parto predici, esclamando Alleluia! »

Desiava la Vergine di capire il mistero e al nunzio divino chiedeva: « Potrà il verginale mio seno mai dare alla luce un bambino? Dimmelo! »
E Quei riverente acclamandola disse così:
Ave, Tu guida al superno consiglio;
Ave, Tu prova d'arcano mistero.
Ave, Tu il primo prodigio di Cristo;
Ave, compendio di sue verità.
Ave, o scala celeste che scese l'Eterno;
Ave, o ponte che porti gli uomini al cielo.
Ave, dai cori degli Angeli cantato portento;
Ave, dall'orde dei dèmoni esecrato flagello.
Ave, la Luce ineffabile hai dato;
Ave, Tu il « modo » a nessuno hai svelato.
Ave, la ,scienza dei dotti trascendi;
Ave, al cuor dei credenti risplendi.
Ave, Vergine e Sposa!

La Virtù dell'Altissimo adombrò e rese Madre la Vergine ignara di nozze: quel seno, fecondo dall'alto, divenne qual campo ubertoso per tutti, che vogliono coglier salvezza cantando così: Alleluia!

Con in grembo il Signore premurosa Maria ascese e parlò a Elisabetta. Il piccolo in seno alla madre sentì il verginale saluto, esultò, e balzando di gioia cantava alla Madre di Dio:
Ave, o tralcio di santo Germoglio,
Ave, o ramo di Frutto illibato.
Ave, coltivi il divino Cultore;
Ave, dài vita all'Autor della vita.
Ave, Tu campo che frutti ricchissime grazie;
Ave, Tu mensa che porti pienezza di doni.
Ave, un pascolo ameno Tu fai germogliare;
Ave, un pronto rifugio prepari ai fedeli.
Ave, di suppliche incenso gradito;
Ave, perdono soave del mondo.
Ave, clemenza di Dio verso l'uomo;
Ave, fiducia dell'uomo con Dio.
Ave, Vergine e Sposa!

Con il cuore in tumulto fra pensieri contrari il savio Giuseppe ondeggiava: tuttora mirandoti intatta sospetta segreti sponsali, o Illibata! Quando Madre ti seppe da Spirito Santo, esclamò: Alleluia!

I pastori sentirono i concenti degli Angeli al Cristo disceso tra noi. Correndo a vedere il Pastore, lo mirano come agnellino innocente nutrirsi alla Vergine in seno, cui innalzano il canto:
Ave, o Madre all'Agnello-Pastore;
Ave, recinto di gregge fedele.
Ave, difendi da fiere maligne;
Ave, Tu apri le porte del cielo.
Ave. per Te con la terra esultano i cieli;
Ave, per Te con i cieli tripudia la terra.
Ave, Tu sei degli Apostoli la voce perenne;
Ave, dei Martiri sei l'indomito ardire.
Ave, sostegno possente di fede;
Ave, vessillo splendente di grazia.
Ave, per Te fu spogliato l'inferno;
Ave, per Te ci vestimmo di gloria.
Ave, Vergine e Sposa!

Osservando la stella che guidava all'Eterno ne seguirono i Magi il fulgore. Fu loro sicura lucerna andando a cercare il Possente, il Signore.
Al Dio irraggiungibile giunti, l'acclaman beati: Alleluia!

Contemplarono i Magi sulle braccia materne l'Artefice sommo dell'uomo. Sapendo ch'Egli cara il Signore pur sotto l'aspetto di servo, premurosi gli porsero i doni dicendo alla Madre beata:
Ave, o Madre dell'Astro perenne;
Ave, aurora di mistico giorno.
Ave, fucine d'errori tu spegni;
Ave, splendendo conduci al Dio vero.
Ave, l'odioso tiranno sbalzasti dal trono;
Ave, Tu il Cristo ci doni clemente Signore.
Ave, sei Tu che riscatti dai riti crudeli;
Ave, sei Tu che ci salvi dall'opre di fango.
Ave, Tu il culto distruggi del fuoco;
Ave, Tu estingui la fiamma dei vizi.
Ave, Tu guida di scienza ai credenti;
Ave, Tu gioia di tutte le genti.
Ave, Vergine e Sposa!

Banditori di Dio diventarono i Magi sulla via del loro ritorno. Compirono il tuo vaticinio e Te predicavano, o Cristo, a tutti, noncuranti d'Erode, lo stolto, incapace a cantare: Alleluia!

Irradiando all'Egitto lo splendore del vero, dell'errore scacciasti la tenebra: ché gl'idoli allora, o Signore, fiaccati da forza divina, caddero; e gli uomini, salvi, acclamavan la Madre di Dio:
Ave, riscossa del genere umano;
Ave, disfatta del regno d'inferno.
Ave, Tu inganno ed errore calpesti;
Ave, degl'idoli sveli la frode.
Ave, Tu mare che inghiotti il gran Faraone;
Ave, Tu roccia che effondi le Acque di Vita.
Ave, colonna di fuoco che guidi nel buio;
Ave, riparo del mondo più ampio che nube.
Ave, datrice di manna celeste;
Ave, ministra di sante delizie.
Ave, Tu mistica terra promessa;
Ave, sorgente di latte e di miele.
Ave, Vergine e Sposa!

Stava già per lasciare questo mondo fallace Simeone, ispirato vegliardo. Qual pargolo a lui fosti dato ma in Te riconobbe il Signore perfetto, e ammirando stupito l'eterna sapienza esclamò: Alleluia!

Di natura le leggi innovò il Creatore apparendo tra noi, suoi figlioli: fiorito da grembo di Vergine, lo serba qual era da sempre, inviolato:
e noi che ammiriamo il prodigio cantiamo alla Santa:
Ave, o fiore di vita illibata;
Ave, corona di casto contegno.
Ave, Tu mostri la sorte futura;
Ave, Tu sveli la vita degli Angeli.
Ave, magnifica pianta che nutri i fedeli;
Ave, bell'albero ombroso che tutti ripari.
Ave, Tu in grembo portasti la Guida agli erranti;
Ave, Tu desti alla luce Chi affranca gli schiavi.
Ave, Tu supplica al Giudice giusto;
Ave, perdono per tutti i traviati.
Ave, Tu veste ai nudati di grazia;
Ave, Amore che vinci ogni brama.
Ave, Vergine e Sposa!

Tale parto ammirando, ci stacchiamo dal mondo e al cielo volgiamo la mente. Apparve per questo fra noi in umili umane sembianze l'Altissimo per condurre alla vetta coloro che lieti l'acclamano: Alleluia!

Era tutto qui in terra e di sé tutti i cieli riempiva il Dio Verbo infinito: non già uno scambio di luoghi, ma un dolce abbassarsi di Dio verso l'uomo fu il nascer da Vergine, Madre che tutti acclamiamo:
Ave, Tu sede di Dio, l'Infinito;
Ave, Tu porta di sacro mistero.
Ave, dottrina insicura per gli empi;
Ave, dei pii certissimo vanto.
Ave, o trono più santo del trono cherùbico;
Ave, o seggio più bello del seggio serafico.
Ave, o Tu che congiungi opposte grandezze;
Ave, o Tu che sei in una e Vergine e Màdre.
Ave, per Te fu rimessa la colpa;
Ave, per Te il paradiso fu aperto.
Ave, o chiave del regno di Cristo;
Ave, speranza di eterni tesori.
Ave, Vergine e Sposa!

Si stupirono gli Angeli per l'evento sublime della tua Incarnazione divina: ché il Dio inaccessibile a tutti vedevano fatto accessibile, uomo, dimorare fra noi e da ognuno sentirsi acclamare: Alleluia!

Gli oratori brillanti come pesci son muti per Te, Genitrice di Dio del tutto incapaci di dire il modo in cui Vergine e Madre Tu sei.
Ma noi che ammiriamo il mistero cantiamo con fede:
Ave, sacrario d'eterna Sapienza;
Ave, tesoro di sua Provvidenza.
Ave, Tu i dotti riveli ignoranti;
Ave, Tu ai rètori imponi il silenzio.
Ave, per Te sono stolti sottili dottori;
Ave, per Te vengon meno autori di miti.
Ave, di tutti i sofisti disgreghi le trame;
Ave, Tu dei Pescatori riempi le reti.
Ave, ci innalzi da fonda ignoranza;
Ave, per tutti sei faro di scienza.
Ave, Tu barca di chi ama salvarsi;
Ave, Tu porto a chi salpa alla Vita.
Ave, Vergine e Sposa!

Per salvare il creato il Signore del mondo volentieri discese quaggiù. Qual Dio era nostro Pastore, ma volle apparire tra noi come Agnello: con l'umano attraeva gli umani, qual Dio l'acclamiamo: Alleluia!

Tu difesa di vergini, Madre Vergine, sei, e di quanti ricorrono a Te: ché tale ti fece il Signore di tutta la terra e del cielo, o Illibata, abitando il tuo grembo e invitando noi tutti a cantare:
Ave, colonna di sacra purezza;
Ave, Tu porta d'eterna salvezza.
Ave, inizio di nuova progenie;
Ave, datrice di beni divini.
Ave, Tu vita hai ridato ai nati nell'onta;
Ave, hai reso saggezza ai privi di senno.
Ave, o Tu che annientasti il gran seduttore;
Ave, o Tu che (lei casti ci doni l'Autore.
Ave, Tu grembo di nozze divine;
Ave, che unisci i fedeli al Signore.
Ave, di vergini alma nutrice;
Ave, che l'anime porti allo Sposo.
Ave, Vergine e Sposa!

Cede invero ogni canto che presuma eguagliare le tue innumerevoli grazie. Se pure t'offrissimo inni per quanti i granelli di sabbia, Signore, mai pari saremmo a' tuoi doni che desti a chi canta: Alleluia!

Come fiaccola ardente per chi giace nell'ombre contempliamo la Vergine santa, che accese la luce divina e guida alla scienza di Dio tutti, splendendo alle menti, e da ognuno è lodata col canto:
Ave, o raggio di Sole divino;
Ave, o fascio di Luce perenne.
Ave, rischiari qual lampo le menti;
Ave, qual tuono i nemici spaventi.
Ave, per noi sei la fonte dei sacri Misteri;
Ave, Tu sei la sorgente dell'Acque abbondanti.
Ave, in Te raffiguri l'antica piscina;
Ave, le macchie detergi dei nostri peccati.
Ave, o fonte che l'anime mondi;
Ave, o coppa che versi letizia.
Ave, fragranza del crisma di Cristo;
Ave, Tu vita del sacro banchetto.
Ave, Vergine e Sposa!

Condonare volendo ogni debito antico fra noi il Redentore dell'uomo discese e abitò di persona: fra noi che avevamo perduto la grazia. Distrusse lo scritto del debito, e tutti l'acclamano: Alleluia!

Inneggiando al tuo parto l'universo ti canta qual tempio vivente, o Regina! Ponendo in tuo grembo dimora Chi il tutto in sua mano contiene, il Signore, tutta santa ti fece e gloriosa e c'insegna a lodarti:
Ave, o « tenda » del Verbo di Dio;
Ave, più grande del « Santo dei Santi ».
Ave, Tu « arca » da Spirito aurata;
Ave, « tesoro » inesausto di Vita.
Ave, diadema prezioso dei santi sovrani;
Ave, dei pii sacerdoti Tu nobile vanto.
Ave, Tu sei per la Chiesa qual torre possente;
Ave, Tu sei per l'Impero qual forte muraglia.
Ave, per Te innalziamo trofei;
Ave, per Te cadon vinti i nemici.
Ave, Tu farmaco delle mie membra;
Ave, salvezza dell'anima mia.
Ave, Vergine e Sposa!

Grande ed inclita Madre, Genitrice del sommo fra i Santi, santissimo Verbo, or degnati accogliere il canto! Preservaci da ogni sventura, tutti!
Dal castigo che incombe Tu libera noi che gridiamo: Alleluia!

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