sabato 25 luglio 2009

Storia di un'amicizia

Il legame di s. Gabriele Arcangelo con la famiglia del Messia va ben oltre il normale rapporto che esiste tra ogni uomo e il suo custode celeste sin dall'inizio della sua esistenza: si può definire infatti come una vera e propria amicizia che dura nel tempo e che si mostra più forte nel momento della prova e della sofferenza.
La prima volta che il suo nome compare è per annunciare a Zaccaria la nascita del figlio Giovanni, l'ultimo profeta, che diventerà celebre con il titolo di Battista o di Precursore,mentre non si conosce con certezza se fosse sempre lui a predire ad Anna disperata la nascita di Maria.Dopo la nascita di Gesù il suo nome scompare dalle Scritture, ma in molti hanno creduto che fosse sempre lui l'angelo presente in molti episodi della vita del Salvatore, in particolare quando avvisa i Magi delle reali intenzioni di Erode e subito dopo ordina a Giuseppe di fuggire subito in Egitto, salvando così la vita del Bambino.
Spingendosi oltre, questi teologi hanno pure immaginato che l’angelo che discese dal cielo a confortare Gesù nell’Orto degli ulivi sia stato ancora una volta Gabriele, opinione che ha trovato eco in un inno del breviario domenicano.Come accade spesso quando si parla di angeli, anche in questo caso ci si trova di fronte ad un miscuglio di documenti (canonici, apocrifi, gnostici,...) in cui è difficile distinguere i fatti realmente accaduti dalla leggenda: tuttavia, l'esistenza degli angeli accanto agli uomini è sempre stata affermata con realismo nella tradizione di Israele, ed è del tutto ragionevole pensare che i parenti di Gesù, da persone devote quali erano, avessero sempre considerato il proprio custode celeste come "uno di casa", senza scetticismo ma anche senza superstizione, riservando sempre il primo posto a Dio: un esempio concreto di ciò che la tradizione ha sempre proposto da allora a tutti i cristiani.
In nome di un tale legame di amicizia a metà tra cielo e terra, è nata nella tradizione cattolica una preghiera formulata sul modello del celebre saluto di Gabriele a Maria nel giorno dell'Annunciazione:

Ave, o Famiglia di Nazareth,
Gesù, Maria Giuseppe,
Tu sei benedetta da Dio
e benedetto è il Figlio di Dio
che in Te è nato, Gesù.
Santa Famiglia di Nazareth,
a Te ci consacriamo:
guida, sostieni e proteggi nell'amore
le nostre famiglie. Amen.

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